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Quali sono le consuetudini profetiche (Sunnah) e le etichette a cui attenersi nel Giorno della Ricorrenza (Yawm Al-ʿĪd)?

    LE ETICHETTE PER LA RICORRENZA (ʿĪD)

    Islām Q&A

    Traduzione: Maria Pragliola

    Revisione: Rezk Mohamed A. Ismaeil

    آداب العيد

    (باللغة الإيطالية)

    موقع الإسلام سؤال وجواب

    ترجمة: ماريا براليولا

    مراجعة: رزق محمد عبد المجيد إسماعيل

    L'ETICHETTA PER LA RICORRENZA ('ĪD)

    Quali sono le consuetudini profetiche (Sunnah) e le etichette a cui attenersi nel Giorno della Ricorrenza (Yawm Al-ʿĪd)?

    La lode a Iddio.

    Tra le consuetudini che il musulmano osserva nel giorno della Ricorrenza vi è ciò che segue:

    1- Eseguire la lavanda rituale (Al-Ghusl) prima di uscire per la preghiera.

    È stato riportato in un detto autentico in Al-Muwaţţa' e altrove che ʿAbduLlah Ibn ʿUmar soleva eseguire la lavanda rituale nel giorno della rottura [del digiuno]
    (Al-Fiţr) prima di recarsi al mattino nel luogo di preghiera. [Al-Muwaţţa' (428)].

    An-Nawawī - che Iddio abbia misericordia di lui - ha ricordato l'unanimità dei Sapienti sul fatto che eseguire la lavanda rituale in occasione della preghiera della Ricorrenza sia desiderabile (mustaĥabb).

    E la ragione per la quale sia desiderabile (mustaĥabb) la lavanda rituale per la preghiera del Venerdì (Al-Jumuʿah) o per altre riunioni pubbliche si ritrova anche in occasione della Ricorrenza, anzi nel caso della Ricorrenza è persino più manifesta.

    2- Mangiare prima di uscire a pregare nel caso della Ricorrenza della Rottura (ʿĪd Al-Fiţr), e dopo la preghiera nel caso della Ricorrenza del Sacrificio
    (ʿĪd Al-Aḑĥā).

    Parte dell'etichetta consiste nel non uscire a pregare alla Ricorrenza della Rottura prima di aver mangiato dei datteri, e ciò per il detto trasmesso da Al-Bukhārī da Anas Ibn Mālik, il quale disse che il Messaggero di Iddio soleva non uscire, la mattina della Ricorrenza della Rottura, prima di aver mangiato dei datteri [...] che mangiava in numero dispari. [Al-Bukhārī (953)].

    Ed è desiderabile (mustaĥabb) mangiare prima di uscire per enfatizzare il fatto che sia proibito digiunare in quel giorno, notificare la Rottura (Fitr) e mostrare che il digiuno si è concluso. Ibn Ĥajar - che Iddio abbia misericordia di lui - ha argomentato che la ragione di ciò sia di scongiurare che si estenda il digiuno, e così affrettarsi ad obbedire all'ordine di Iddio. [Fatĥ Al-Bārī (2/446)].

    Chi non abbia a disposizione dei datteri può rompere il digiuno con qualsiasi cosa lecita.

    Alla Ricorrenza del Sacrificio (ʿĪd Al-Aḑĥā) ciò che è desiderabile invece è non mangiare prima del ritorno dalla preghiera, cosicché si mangi dal proprio sacrificio nel caso lo si offrisse. Nel caso invece non se ne avesse alcuno, allora non c'è nessun male a mangiare prima della preghiera.

    3- La magnificazione (At-Takbīr) nel giorno della Ricorrenza.

    È una delle consuetudini eccellenti nel giorno della Ricorrenza, poiché Iddio dice: {[…] e affinché completiate il periodo e magnifichiate Iddio per ciò a cui vi ha guidati cosicché possiate essere riconoscenti} [Al-Baqarah, 2:185].

    È stato narrato che Al-Walīd Ibn Muslim disse: “Ho domandato a Al-Awzāʿī e a Mālik Ibn Anas riguardo alla pronuncia della formula di magnificazione (At-Takbīr) ad alta voce in occasione delle due Ricorrenze.

    Hanno risposto: «Sì, ʿAbduLlah Ibn ʿUmar soleva pronunciarlo ad alta voce il giorno della Ricorrenza della Rottura fino all'uscita dell'Imām»".

    È stato trasmesso in una narrazione autentica che
    ʿAbdur-Rahmān As-Sulami disse: “Nel giorno della Rottura erano più enfatici di quanto lo fossero in quello del Sacrificio". Wakīʿ disse: “Intende nella magnificazione (At-Takbīr)". [Vedi Irwā῾ Al-Ghalīl (3/122)].

    Ad-Dāraqutnī e altri hanno narrato che quando giungeva al mattino della Ricorrenza della Rottura e della Ricorrenza del Sacrificio, Ibn ʿUmar si impegnava nella [recitazione della formula di] magnificazione (At-Takbīr) fino a quando raggiungeva il luogo di preghiera, recitava poi la formula di magnificazione (At-Takbīr) finché usciva l'Imām.

    Ibn Abī Shaybah ha riportato, con una catena di trasmissione (Isnād) autentica, che Az-Zuhrī disse:

    “La gente soleva recitare la formula di magnificazione
    (At-Takbīr) quando uscivano dalle loro case fino a quando raggiungevano il luogo di preghiera, e poi fino all'uscita dell'Imām. Poi quando l'Imām usciva tacevano, e quando pronunciava la formula di magnificazione, anch'essi la pronunciavano". [Vedi Irwā῾ Al-Ghalīl (1/121)].

    La pronuncia della formula di magnificazione all'uscita di casa verso il luogo di preghiera e fino all'uscita dell'Imām era qualcosa di ben noto ai Predecessori (Salaf).

    Ciò è stato riferito da diversi sapienti quali
    Ibn Abī Shaybah, ʿAbdur-Razzāq e Al-Firyābī in
    “Aĥkām Al-ʿĪdayn", a partire da un gruppo di Predecessori. Per esempio, Nāfiʿ Ibn Jubayr soleva recitare la formula di magnificazione e rimaneva sorpreso che la gente non facesse altrettanto e diceva: “Perché non recitate la formula di magnificazione?".

    Ibn Shihāb Az-Zuhrī - che Iddio abbia misericordia di lui - diceva: “La gente soleva recitare la formula di magnificazione dal momento che uscivano dalle loro case fino a quando entrava l'Imām".

    Il tempo per la formula di magnificazione inizia, per la Ricorrenza della Rottura, dalla notte precedente alla Ricorrenza fino all'ingresso dell'Imām per guidare la preghiera della Ricorrenza.

    Nel caso della Ricorrenza del Sacrificio invece, la formula di magnificazione inizia dal primo giorno de [il mese di] Dhul-Hijjah fino al tramonto dell'ultimo dei giorni di
    At-Tashrīq.

    La modalità della pronuncia della formula di magnificazione.

    È stato riportato in Al-Muşannaf di Ibn Abī Shaybah, con una catena di trasmissione integra a partire da
    Ibn Masʿūd - che Iddio Si compiaccia di lui - che quest'ultimo soleva recitare la formula di magnificazione durante i giorni di At-Tashrīq:

    “Allāhu akbar, Allāhu akbar, lā ilāha illā Allāh,
    wa Allāhu akbar, Allāhu akbar, wa lillāh al-ĥamd"

    (Iddio è più Grande, Iddio è più Grande, non v'è dio [autentico, degno di adorazione] all'infuori d'Iddio.
    Iddio è più Grande, Iddio è più Grande, e a Iddio la lode).

    Ibn Abī Shaybah l'ha riportata anche altrove con la medesima catena di trasmissione, ma con l'espressione “Allāhu akbar" (Iddio è più Grande) ripetuta per tre volte.

    Al-Maĥāmili ha riportato con una catena di trasmissione integra sempre da Ibn Masʿūd:

    “Allāhu akbar kabira, Allāhu akbar kabira, Allāhu akbar wa ajall, Allāhu akbar, wa lillāh al-ĥamd"

    (Iddio è più Grande davvero, Iddio è più Grande davvero, Iddio è più Grande ed Esaltato, Iddio è più grande e a Iddio la lode).

    [Vedi Al-Irwāʾ (3/126)].

    4- Le congratulazioni.

    L'etichetta della Ricorrenza contempla lo scambio delle buone congratulazioni tra la gente, non importa quale sia la formula, quali “Taqabbala Allāhu minna wa minkum" (Che Iddio accetti da noi e da voi), oppure
    “ʿĪd Mubarāk" (Ricorrenza Benedetta), e altre espressioni di congratulazioni lecite.

    È stato narrato che Jubayr Ibn Nufayr disse: “Quando i Compagni del Profeta si incontravano nel giorno della Ricorrenza, si dicevano reciprocamente
    «Che Iddio accetti da noi e da voi»".

    Ibn Ĥajar ha detto: “La sua catena di trasmissione è buona". [Al-Fatĥ (2/446)].

    Lo scambio di congratulazioni era qualcosa di ben noto tra i Compagni, e sapienti quali Al-Imām Aĥmad e altri lo hanno permesso. Ed è stato riportato ciò che indica la legiferazione delle congratulazioni nelle occasioni speciali, e i Compagni si scambiavano gli auguri reciprocamente in occasione di ciò che arreca letizia: per esempio quando Iddio accettava il pentimento di una persona, allora gli porgevano gli auguri per ciò, e così via; senza dubbio tali auguri fanno parte della nobile morale e della buona condotta sociale tra i musulmani.

    Il meno che si possa dire sull'argomento delle congratulazioni è che si debba replicare l'augurio di colui che lo porga in occasione della Ricorrenza, e tacere se gli altri tacciono, come disse l'Imām Aĥmad, che Iddio ne abbia misericordia: “Se qualcuno si congratula con me, allora gli rispondo, altrimenti non inizio".

    5- Abbellirsi in occasione della Ricorrenza.

    È stato narrato che ʿAbduLlah Ibn ʿUmar - che Iddio Si compiaccia di lui - disse che ʿUmar prese un mantello di broccato che era in vendita al mercato, così quando la prese e lo recò al Messaggero di Iddio dicendo:

    “O Messaggero di Iddio, compra questo e adornatene per la Ricorrenza e per ricevere le delegazioni",
    il Messaggero di Iddio gli rispose: “Piuttosto, questa è la veste di chi non avrà quota [nell'aldilà]".

    [Al-Bukhārī (948)].

    Il Profeta concordò con ʿUmar – che Iddio Si compiaccia di lui - il concetto di abbellirsi per la Ricorrenza, ma gli respinse il fatto di aver comprato quel mantello, poiché di seta.

    È stato narrato che Jābir - che Iddio Si compiaccia di lui - disse: “Il Profeta possedeva un mantello che indossava alle due Ricorrenze e al venerdì".

    [Saĥīĥ Ibn Khuzaymah (1756)].

    Al-Bayhaqī ha riportato con una catena di trasmissione autentica che Ibn ʿUmar soleva indossare alla Ricorrenza i suoi vestiti più belli.

    Dunque occorre che l'uomo indossi gli abiti più belli che possiede quando esce per la Ricorrenza.

    Le donne invece, occorre che evitino l'adornamento quando escono, perché gli è interdetta l'ostentazione dei propri ornamenti agli occhi degli uomini estranei. È altrettanto illecito per la donna che voglia uscire applicare profumo o esporsi agli uomini come tentazione, poiché ella non è uscita se non col proposito dell'adorazione e dell'ubbidienza.

    6- Recarsi alla preghiera per un percorso e ritornare per un altro.

    È stato narrato che Jābir Ibn ʿAbduLlah - che Iddio Si compiaccia di lui - disse:

    “Nel giorno della Ricorrenza, il Profeta variava il suo percorso". [Al-Bukhārī (986)].

    È stato detto che la ragione di ciò fosse perché i due percorsi potessero testimoniare a suo favore presso Iddio nel Giorno della Resurrezione, poiché il suolo racconterà nel Giorno della Resurrezione ciò che vi fu compiuto sopra, di bene e di male.

    Ed è stato detto che fosse per manifestare i riti dell'Islām su entrambi i percorsi.

    Ed è stato detto che fosse per manifestare il Ricordo di Iddio (Dhikr).

    Ed è stato detto che fosse per irritare gli ipocriti e i giudei, e impressionarli per mezzo della numerosità delle persone che lo accompagnavano.

    Ed è stato detto che fosse per dedicarsi ai bisogni della gente, in termini di risposta alle loro domande, insegnamento, essere d'esempio, l'elemosina in favore dei bisognosi, o far visita ai parenti e vivificare i legami di sangue.

    E Iddio è più Sapiente.

    Islām Q&A